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Notizie incredibili: 5 curiosità sul mondo dei videogiochi

I videogiochi sono ormai da tempo al centro del settore dell’intrattenimento. Da almeno 30 anni sono numerosi i personaggi che sono entrati a far pare dell’immaginario collettivo e come si può immaginare diversi retroscena ne hanno caratterizzato la realizzazione, senza però venire troppo pubblicizzati dai media. Alle volte si tratta infatti di particolari semplicemente curiosi e niente di più. Una delle icone del mondo videoludico è indubbiamente Super Mario, intorno alla cui figura sono nati nel tempo titoli appartenenti a diversi generi, dai platform agli RPG. Forse non tutti sanno perché l’idraulico della Nintendo ha questo aspetto: all’epoca degli 8 bit sarebbe stato un po’ troppo complicato animare i capelli del personaggio e per risolvere il problema fu dotato di un cappello; considerando che la bocca sarebbe stata poco visibile negli sprite iniziali, ecco l’idea di coprirla con dei baffi. Sebbene la tecnologia abbia fatto passi da gigante, l’immagine di Mario non è mai stata aggiornata rimanendo fedele all’originale, così da essere sempre riconoscibile anche dalle vecchie generazioni.

Il primo livello del primo capitolo della serie “Super Mario Bros.” è probabilmente uno dei più famosi della storia dei videogiochi, non solo per la sua proverbiale musichetta. Il rivale di Mario, Sonic The Hedgehog, nacque perché il suo creatore Yuji Naka aveva provato a superare quel livello impiegando sempre meno tempo, così penso di realizzare un gioco fondato proprio sulla velocità e che permettesse ai player di apprezzare nel contempo il rapido scorrimento degli scenari. Il porcospino blu prese dunque il posto di Alex Kidd come mascotte della SEGA.

Anche la nascita di Donkey Kong rivela qualche dettaglio interessante, anche se in questo caso si entra nel territorio delle presunte leggende metropolitane. Pare infatti che, in chiaro riferimento al suo aspetto scimmiesco, il personaggio avrebbe dovuto chiamarsi “Monkey” e non “Donkey”, ma si narra che a causa di un errore di battitura durante l’invio di un fax in cui veniva comunicato alla Nintendo il suo nome fosse stata digitata una “d” invece di una “m”. C’è però un’altra interpretazione da tenere in considerazione: “donkey” non significa solo “asino”, ma anche “testardo”.

Rimanendo in casa Nintendo, non si può non citare il fenomeno “Pokémon”. Agli inizi non doveva essere Pikachu la mascotte del brand, bensì Clefairy, un mostriciattolo dalla tinta rosa che era sicuramente più aggraziato, ma che rischiava di piacere più al pubblico femminile che a quello maschile. Problema che invece nessuno si è posto con Lara Croft, protagonista della serie di successo “Tomb Raider”. In origine la cacciatrice di tombe sarebbe dovuto essere un cacciatore, ma la Eidos voleva rompere gli schemi proponendo non solo un personaggio femminile, ma una donna dalla natura nobile ritrovatasi nel bel mezzo dell’avventura. In questo modo è nato quello che ancora oggi viene considerato un simbolo del pubblico in gonnella, nonché la massima espressione dei personaggi femminili digitali.

Oggi il medium videoludico si è evoluto sensibilmente e probabilmente molte altre figure entreranno a farne parte nei prossimi anni. Alcuni dei personaggi più amati finiscono con l’essere coinvolti anche nel mondo delle slot online, forse per generare in chi è più in là con l’età una sorta di effetto nostalgia. Le icone che hanno dato il via ai moti del mercato, però, rimangono sempre ferme al loro posto e ancora oggi fanno periodicamente capolino sulle nuove console proponendo ai giocatori ulteriori avventure mozzafiato.

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